Dall’Olimpico di Roma allo Juventus Stadium la distanza è di 706, 8 km: quasi 7 ore di macchina, una d’aereo, più di quattro col treno. La trasferta costa, in termini di soldi e di fatica, ma è sabato sera, la domenica si riposa e, soprattutto, in palio c’è un pezzo di sogno scudetto. Per cui, anche se manca una settimana a Natale, 2.100 romanisti ci hanno messo poco più di mezzora a comprare tutti i biglietti del settore ospiti. Quarantacinque euro solo per il tagliando di questi tempi non è una spesa da poco, ma la voglia di esserci è troppa e allora uno spicchio di Juventus Stadium, dove la Roma non ha mai vinto, sarà interamente colorato di giallorosso. E a farlo saranno tanti di quei tifosi dei gruppi organizzati che ormai da un anno e mezzo non entrano più all’Olimpico per protesta contro le barriere e contro le istituzioni.
FESTA E ALLERTA – I romanisti partiranno tutti sabato mattina, chi andrà in macchina o pullman tornerà subito dopo la partita, gli altri resteranno a dormire per poi tornare domenica. La speranza è che sia solo una festa all’altezza di una partita trasmessa in mondovisione e che fili tutto liscio nonostante i rapporti pessimi con la tifoseria juventina. Da domani mattina saranno presidiati stazioni e caselli autostradali per l’arrivo dei tifosi ospiti, tra l’altro sotto osservazione dopo l’ultima trasferta lontano da Roma, quella di Bergamo contro l’Atalanta. L’Osservatorio, infatti, ha comunicato che i tifosi romanisti saranno monitorati attentamente e in caso di eventuali disordini potrebbero scattare sanzioni. Ecco perché le forze dell’ordine faranno di tutto per evitare contatti tra le tifoserie, con quella romanista che dedicherà ancora un ricordo ad Alessandro Marchionni, per tutti «Giorgetto , lo storico tifoso scomparso la notte dopo il derby, il cui funerale qualche giorno fa ha richiamato a Don Bosco quasi 2000 persone.