Anche la Roma fiuta i petrodollari. Al-Ahly, squadra saudita della città di Gedda, ha presentato una proposta al procuratore di Spinazzola, Davide Lippi. Un’offerta importante, della quale ancora non si conoscono i dettagli perché la trattativa non è entrata nel vivo. Prima gli arabi vogliono capire attraverso i loro intermediari se Spinazzola, che in Medio Oriente viene ricordato come il re della fascia sinistra all’Europeo 2021, sia interessato al trasferimento.
Lippi si è confrontato con il giocatore, che è in vacanza a Forte dei Marmi a due passi da casa sua. Spinazzola non vorrebbe lasciare la Roma, è una città nella quale si è integrato benissimo, ma al tempo stesso deve ragionare sul futuro perché non ha ricevuto alcuna offerta per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2024.
La situazione è abbastanza chiara. Dopo il grave infortunio al tendine d’Achille, Spina sente di aver ritrovato la piena efficienza atletica e agonistica ed è convinto di poter essere ancora un calciatore importante per la Roma e per la Nazionale. Ma di fronte al silenzio dei Friedkin e di Tiago Pinto, che non intendono negoziare oggi un rinnovo per un calciatore che costa moltissimo (11,7 milioni di costo annuo, compresi gli ammortamenti), si sta comprensibilmente guardando intorno. Sa, Spinazzola, che la Roma sarebbe pronta a venderlo davanti a un’offerta intorno ai 15 milioni.
E a 30 anni potrebbe firmare un contratto multimilionario soltanto in Arabia Saudita, la nuova frontiera dei calciatori cacciatori (di denari). In realtà interessa anche a qualche squadra spagnola mentre in Italia, guadagnando oltre 3 milioni, non ha mercato tra i club medio-alti.
A Trigoria attendono sviluppi, nella settimana in cui la tagliola del 30 giugno fornirà i primi verdetti finanziari. Spinazzola ha un valore contabile residuo di 6 milioni e spiccioli quindi garantirebbe una plusvalenza se fosse venduto a una cifra superiore. È logico che la Roma sia interessata a capire se l’operazione possa essere conveniente per migliorare i conti anche se poi un’eventuale cessione scoprirebbe un ruolo, la fascia sinistra, nel quale gli interpreti non mancano (Zalewski, El Shaa-rawy, Viña) ma nessuno sembra possedere le caratteristiche ideali dell’esterno che vorrebbe Mourinho. L’addio di Spinazzola insomma comporterebbe un obbligo di sostituzione.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida