Il mercato della Roma fatica a decollare. La società è stata tra le più attive in serie A, ma i tifosi hanno qualche perplessità. Manca il centrocampista che aveva chiesto Mourinho. Xhaka, inseguito per due mesi, sta per firmare il rinnovo del contratto con l’Arsenal. Si attendono le cessioni per poter accontentare l’allenatore, ma non è facile piazzare calciatori che hanno ingaggi importanti come Pedro, Florenzi, Pastore, Santon, Fazio e Nzonzi. Tiago Pinto segue alcune alternative tra i centrocampisti.
Da Anguissa del Fulham a Delaney del Borussia Dortmund, fino a Damsgaard della Sampdoria, un’idea lanciata da Ferrero ma che potrebbe essere favorita dagli sgravi fiscali legati al decreto crescita per i trasferimenti in Italia. Il Fulham chiede venti milioni, mentre il Borussia si accontenterebbe anche di dodici, per Damsgaard ne chiedono venti, ma sono disposti ad accettare anche giocatori in parziale contropartita. Le difficoltà che la società incontra sul mercato si riferiscono alla policy scelta dai Friedkin da quando sono arrivati in Italia: la Roma non riconosce i premi di valorizzazione in caso di cessione dei giovani e anche le commissioni per i procuratori sono al minimo.
L’Inter ha chiesto la disponibilità a quattro attaccanti per il dopo Lukaku e tra questi c’è anche Dzeko, ma la situazione è in alto mare ed è difficile prevedere come andrà a finire. A due settimane dall’inizio del campionato Mourinho non vuole privarsi del centravanti titolare e la Roma resta rigida sulla sua posizione, difficile trovare un’altra punta del valore di Dzeko in un mercato così difficile.
Intanto si attende l’ufficializzazione di Vina, che ha completato la quarantena e dalla prossima settimana potrebbe allenarsi con i suoi compagni a Trigoria. E’ una questione di ore, potrebbe essere ufficiale oggi o al massimo lunedì. Non ci sono grosse novità per le cessioni: per Pedro si cerca una squadra in Italia, Tiago Pinto sta lavorando anche sulla risoluzione del contratto con qualche giocatore.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo