Si diceva, un tempo, che i re di Francia e d’Inghilterra avessero poteri taumaturgici per guarire la scrofola solo imponendo le mani. Non sappiamo come se la cavino i reali di Svezia con le caviglie, ma sta di certo che ieri Mohamed Salah – sofferente alla destra per un colpo ricevuto alla vigilia del derby – bruciando tutte le tappe si è allenato in gruppo, disputando anche la partitella. Abbastanza per farlo arruolare in vista della Juventus e, forse, anche per meritarsi un posto da titolare.
PRINCIPI DI SVEZIA – Ma cosa c’entra la nobiltà svedese col calcio? Più di quanto possiamo immaginare. Ieri, infatti, la principessa Victoria e suo marito Daniel Westling, hanno infatti espresso il desiderio – tramite l’ambasciata – di visitare la scuola calcio giovanile della Roma che si trova alle spalle di San Pietro. Sui campi del centro sportivo «Pio XI» il club giallorosso, grazie a «Roma Cares», ha infatti avviato da oltre un anno il progetto «Calcio insieme» indirizzato a bambini e bambine, tra i sei e i dodici anni, affetti da disabilità psicomotorie di vario livello, sostenuti da un pool di medici, logopedisti e istruttori. La principessa Victoria, venuta a conoscenza del lavoro svolto dal club grazie a Lorella Campi Gandini (moglie dell’a.d. giallorosso e nel Cda della fondazione «Project playground South Africa» di cui la principessa è presidente), ha quindi voluto osservarlo da vicino per poterlo replicare in Svezia. Il progetto, tra l’altro, interessa anche all’Eca, il G14 del calcio europeo. «È stata un pomeriggio insolito e piacevolissimo». «Per noi un motivo d’orgoglio», gli ha fatto eco il d.g. Baldissoni.
TOTTI CI PROVA – Inutile dire che per tutti gli ospiti e per i figli sono arrivate in dono le maglie di capitan Totti, che di sicuro conta sul buon influsso dei reali di Svezia anche per la sua influenza. Il numero dieci giallorosso migliora, però non è ancora sicura la sua convocazione. Ancora più complicata sembra la presenza di Vermaelen, anche lui alle prese con la febbre. Chi è in bilico è Paredes, il cui problema alla caviglia è in via di guarigione, ma forse non abbastanza per renderlo arruolabile in vista della partita di Torino. Detto che Rincon (Genoa) e Gomez (Atalanta) sono sempre piste calde, sembra invece essere sicuramente fuori dalla trasferta Bruno Peres che, dopo la distorsione alla caviglia rimediata contro il Milan, ieri non ha lavorato con i compagni. Morale: al sangue blu svedese si possono chiedere miracoli, ma fino ad un certo punto.