Houssem Aouar, 25 anni il prossimo mese, voleva fare il giornalista sportivo, e magari adesso, se si occupasse di Roma, scriverebbe dell’emergenza infortuni in vista della partita di giovedì contro il Bayer Leverkusen, del quarantennale del secondo scudetto che cade proprio oggi o del futuro incerto di Mourinho. Il centrocampista francese infatti, che arriva da svincolato, ha trovato l’accordo per un quinquennale da circa due milioni a stagione (più premi), diventando così il primo rinforzo giallorosso per la prossima stagione, ancora piena di incertezze.
Aouar era sbarcato nella Capitale per sostenere le visite già il 12 aprile al Campus Biomedico. Particolare attenzione è stata posta alle condizioni di caviglie, ginocchia e schiena, che in questa stagione lo hanno fatto soffrire (18 partite saltate) ma tutto è andato per il meglio. A quel punto si è capito come il futuro del giocatore di nazionalità francese, ma di origine algerina, fosse nel club di Trigoria, più deciso rispetto alla Juventus e al Napoli, che lo hanno a lungo corteggiato.
Aouar si è descritto così: “Non sono uno da contrasto, ma un giocatore elegante. Mi hanno definito un finto-lento, ho buona visione e grande tecnica”. Vero. Aouar è un trequartista naturale, ma ha fatto la mezzala, il regista e perfino l’esterno alto. Sul suo biglietto da visita, in fondo, probabilmente c’è scritto “estro, fantasia e creatività”. Un po’ come i suoi idoli, Zidane e Juninho Pernambucano, oggi direttore sportivo dell’OL. Gente in grado di fare magie. Quelle che la Roma spera di vedere presto grazie a lui.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
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