Il “Mourinho-Serra show” è stato l’apice dell’iceberg. La tensione in panchina agita spesso cattivi pensieri e parole sopra le righe, che siano di uno o dell’altro allenatore: certe scene, però, non dovranno più andare in onda. Si era già capito nei giorni scorsi che il prossimo sarà l’anno dell’intolleranza totale verso tutto ciò che sembrerà (o sarà) mancanza di rispetto verso gli arbitri. E così sarà. Lo dice prima di tutto e di tutti Gabriele Gravina, presidente della Figc che accorpa e abbraccia l’Aia. «Gli arbitri rappresentano la spina dorsale del movimento calcistico italiano e con questa eccellenza sfideremo qualsiasi tentativo di screditare i nostri stessi arbitri. Con noi non ci sarà mai dialogo con chi usa l’offesa verbale o l’aggressione. La tolleranza verso le mancanze di educazione sarà zero».
«Se c’è un problema Roma o un caso Mourinho? Esistono regole e vanno rispettate: in generale non è un bel vedere una continua aggressione verso il quarto uomo anche per un fallo laterale…È una modalità che non va bene — continua Gravina —. Nessuno esclude che ci sia stato un errore che abbia danneggiato ja ama, nessuno è infallibile, ma se ogni volta si mette in discussione la volontà o meno di un arbitro di dirigere la Roma o addirittura quella di un club di non volere alcuni arbitri, be’, siamo all’assurdità. È un problema di educazione. Lo chiedo in maniera chiara: l’educazione è fondamentale.»
C’è anche il designatore Gianluca Rocchi, confermato per il terzo anno di fila. «C’è un grosso problema di rispetto nei confronti degli arbitri: quello che oggi si vede nella massima serie purtroppo cade a pioggia nelle categorie inferiori. E attenzione: evitare questo è una indicazione internazionale. Cercheremo di essere il più severi possibile, portando un po’ di ordine e tranquillità. La dismissione di Serra? Ho fatto 22 avvicenda-menti fra arbitri e assistenti e mi dispiace. Serra esce esclusivamente per motivi tecnici».
FONTE: La Gazzetta dello Sport