Un altro passo verso l’uscita dalla Borsa. Ieri la Romulus & Remus Investments Llc dei Friedkin ha acquistato ulteriori 6 milioni di azioni del club giallorosso, pari allo 0.95% del capitale. Un’operazione di «stake building» da 2 milioni e mezzo di euro (prezzo unitario per azione 0,4228 euro), effettuata tramite la società d’intermediazione Equita SIM Spa, che fa salire all’87.8% la quota della partecipazione di maggioranza in mano ai texani. Manca quindi poco più del 7% per raggiungere la «fatidica» soglia del 95%, che farà scattare il delisting e l’uscita dell’As Roma Spa dal listino di Piazza Affari.
Il giorno dopo l’annuncio dell’Opa, che partirà a inizio giugno, il prezzo del titolo si è allineato al valore dell’offerta dei Friedkin: 0,424 euro la chiusura di ieri. Non è escluso che i texani rastrellino altre azioni ma potranno arrivare al massimo all’89.9%, il resto lo deciderà l’Opa. Considerata la vasta frammentazione del titolo lo scenario più probabile è che la Roma resterà una società ad azionariato diffuso, ma fuori dalla Borsa. E il delisting può avvicinare anche nuovi soci di minoranza, non più obbligati a lanciare l’eventuale Opa. Friedkin continua a cercarli in tutto il mondo.
FONTE: Il Tempo – A. Austini
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