Se gioca come contro la Fiorentina, Mourinho di certo potrà anche concedergli qualche errore sotto porta. Da goleador ad assist man, Tammy Abraham sta cambiando il suo modo di giocare per diventare un centravanti diverso, più attento alla manovra di squadra e al fabbisogno degli altri attaccanti. Un lavoro cominciato in Portogallo, con una preparazione specifica sul centravanti di sostegno alle incursioni dei centrocampisti e delle seconde punte, culminato poi con la buona prestazione di domenica scorsa con i due assist vincenti per la doppietta di Paulo Dybala.
È una nuova versione di Tammy, un Abraham 2.0 che ha imparato a evolversi e a giocare di più con la squadra. Un po’ come faceva nelle stagioni passate anche Dzeko, che favoriva gli inserimenti dei compagni di squadra, abbassandosi e diventando di fatto il regista della Roma. Abraham in questo senso non è al livello del bosniaco, ma sta cominciando a favorire anche questo tipo di gioco. Vuole sempre giocare davanti alla porta, perché Mourinho continua naturalmente a chiedere gol da lui, ma con Dybala alle sue spalle ha cominciato a svariare di più nella zona alta del campo per permettere maggiore movimento anche all’argentino.
I dati premiano questo suo adattamento: quattro assist in campionato, gli stessi che ha realizzato in tutta la scorsa stagione. Le occasioni create sono anche superiori a quelle dell’anno passato: Abraham ha chiuso la sua prima stagione in giallorosso con 27 gol e 54 occasioni create. Il centravanti è arrivato a cinque reti (non sufficienti visto il suo potenziale) con una media di 1,2 occasioni create a partita, superiore alla media della passata stagione.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin