Il più bel regalo Spalletti lo riceve dall’invitato dell’ultima ora. E’ El Shaarawy, infatti, a mettere sotto l’albero della Roma il secondo posto perso per una ventina di minuti a discapito del Napoli che alla fine scivola addirittura a -3. Il Faraone, grande escluso a Torino, ha pareggiato il vantaggio di De Guzman con una punizione alla Pjanic prima di infiocchettare sui piedi di Dzeko il pallone del vantaggio che permetterà ai giallorossi di passare feste serene in attesa di un 2017 tutt’altro che semplice.
A chiudere i giochi, proprio mentre il Napoli incassava il 3° gol della Fiorentina, ci ha pensato Perotti col solito rigore glaciale a tempo scaduto dopo ben 25 conclusioni verso porta da parte dei giallorossi. Nessuno c’era riuscito contro il Chievo che deteneva fino a ieri sera la 2° difesa più forte del campionato proprio insieme alla Roma. Una vittoria che segna anche due record: eguagliati gli 86 punti (84 con Spalletti, 2 con Garcia) in un anno solare come nel 2006, e chiuso il 2016 senza subire sconfitte in casa (non accadeva da 8 stagioni) con la 13° vittoria di fila all’Olimpico. La paura della solita beffa però è stata tanta anche perché, mentre il “napoletano” De Guzman infilava Peres e ballava come Rovazzi sotto la tribuna Tevere, a Firenze il Napoli passava in vantaggio con Insigne.
Poi si è scatenato El Shaarawy e anche dal Franchi arrivavano buone notizie. «Volevamo chiudere l’anno con una vittoria dopo la delusione di Torino. Noi dobbiamo pensare solo a noi, senza guardare la Juve. Andiamo avanti per la nostra strada. Deluso per le esclusioni? Sono rimasto sempre sereno, nonostante le scelte del mister. Ora devo trovare continuità anche per riconquistare la nazionale», le parole dell’ex milanista. Si gode il successo Spalletti: «Una vittoria meritatissima, conta poco che loro abbiano fatto gol.
La squadra ha macinato fin dal primo minuto, ha voluto i 3 punti sin dall’inizio quindi complimenti ai ragazzi. Stiamo bene anche se a volte ci manca il carattere. Non è un problema il mio contratto. Il problema è che la Roma vinca. Dopo la sconfitta di Torino sembrava tutto perso, invece come media punti siamo quarti in Europa. El Shaarawy? E’ stato determinante, ma in alcuni momenti perde la determinazione nel contrasto o nel lavoro sporco». Passerella finale per Iturbe, destinato al Torino: «Se ha giocato poco è colpa mia, non sua».