Meglio definirlo una sorta di azienda che siede in panchina per vincere. José Mourinho è anche questo. Gli sponsor da tempo lo hanno scelto come loro testimonial. Si va dalle carte di credito ai videogiochi, dalle piattaforme media agli abiti. E così, affiancati a Mourinho, abbiamo visto Adidas, Audi, Top Eleven (videogiochi), Hublot (orologi). GSA (General Sports Authority) dell’Arabia Saudita, Hupu (piattaforma d’informazione cinese),
Paddy Power (scommesse). Mastercard ed Ermenegildo Zegna. Insomma, una sorta d’impero di sponsorizzazioni che viene valutato circa 5-6 milioni l’anno. Insomma, l’impressione è che la Roma abbia dato la panchina a un gigante della comunicazione.
Non è un caso che, secondo uno studio condotto dalla «Noisefeed», una piattaforma di analisi web e social, a solo una settimana dal suo annuncio come nuovo allenatore giallorosso il portoghese aveva oltre 13.300 menzioni solo da soggetti all’interno dell’industria calcistica.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini / C. Zucchelli