I trofei adesso sono sette. Ma il voto per il settore giovanile e quello femminile della Roma è vicino al dieci e lode. Ieri a Senigallia, l’Under 17 femminile giallorossa ha messo le mani sullo scudetto, l’ennesimo titolo ottenuto dal club dei Friedkin nell’ultima stagione. Le ragazze di Priscilla Del Prete hanno festeggiato il tricolore grazie alla vittoria per 5-3 ottenuta sul Milan dopo i calci di rigore. A sbloccare il punteggio è stata proprio la Roma, con un bolide da fuori area di Fuzio nel primo tempo. Il pareggio rossonero invece arriva nella ripresa, grazie a un colpo di testa in torsione di Longobardi che sfrutta un’indecisione del portiere giallorosso Valeri. Per l’estremo difensore però il riscatto arriva durante i tiri dal dischetto, quando si prende la scena neutralizzando il tiro di Stendardi.
Il successo di ieri si aggiunge al campionato vinto dalla Primavera femminile (il quarto consecutivo) e ai titoli nazionali dei ragazzi dell’Under 16, che si sono confermati campioni d’Italia, e dell’Under 17, e alla Coppa Italia vinta dalla Primavera di Guidi. Numeri che rispecchiano la politica messa in atto a Trigoria dall’arrivo dei Friedkin, che da subito hanno deciso di puntare sulla linea verde per rendere sostenibile il progetto. Un piano che non prevede soltanto giovani talenti da prendere sul mercato per rinforzare la Roma “dei grandi” (il prossimo può essere Savio) ma soprattutto l’individuazione delle migliori promesse del territorio cittadino e regionale per creare una base solida da cui attingere in futuro, plasmando giocatori che potrebbero diventare pedine preziose per la prima squadra o generare ricavi. Un processo accelerato dalle intuizioni di José Mourinho, che nella Capitale ha già lanciato una serie di “bambini“, come Zalewski, Bove, Volpato, Missori, Tahirovic e Felix Afena Gyan.
L’opera del portoghese è stata fortemente apprezzata dalla società e in particolare dal responsabile del settore giovanile, Vincenzo Vergine: “Devo fare un grande ringraziamento a Mourinho che insieme a Pinto sono costantemente sono in contatto con noi e seguono questi giovani. Nelle ultime stagioni siamo la Primavera con maggior minutaggio in chiave prima squadra. Dirlo è facile, farlo è complesso. Se non ci fosse una connessione verrebbe meno il vero grande obiettivo. veder crescere questi ragazzi”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – E. Zotti