Il Re Leone non dimentica i fuoriclasse, soprattutto se sono amici. E questi, se sono veri, anche se li vedi di rado, ti restano nel cuore. «Vedere ancora giocare Totti, mi fa rabbia». E scoppia a ridere. Gabriel Batistuta è vecchio amico del capitano giallorosso. «Francesco è un grande, come ragazzo e come giocatore. Come giocatore lo conoscono tutti, come ragazzo lo conoscono in pochi: ecco, io sono fortunato in questo e posso dire che è una brava persona». Il Re Leone, fiorentino nell’animo, ma che nel 2001 a Roma vinse uno scudetto storico insieme Francesco Totti, continua a guardare con ammirazione le imprese del numero 10 della Roma.
CITTADINO ONORARIO Gabriel è arrivato a Firenze martedì scorso, nel giorno del 40esimo compleanno di Francesco e subito gli ha mandato gli auguri. Batistuta ieri era in Palazzo Vecchio a Firenze, assieme al sindaco Nardella, le autorità cittadine, Giancarlo Antognoni e Moreno Roggi, per presentare la Partita Mundial, evento di beneficenza, che si giocherà al Franchi lunedì sera alle 20,45 e che vedrà coinvolti grandi ex campioni del calcio e personaggi dello spettacolo. Tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza alle onlus fiorentine e alle vittime del recente sisma che ha colpito Lazio, Umbria e Marche (Sportitalia alle 23 trasmetterà la differita, mentre in rete la diretta sarà curata da Tuttomercatoweb). Batistuta, che lunedì diventerà cittadino onorario di Firenze, si è soffermato anche su altri temi del campionato italiano. «Higuain il mio erede? Lo dice la stampa. Io sono stato e sono felice di essere stato quello che sono stato. Forse Higuain è meglio, forse peggio, non lo so». Intanto c’è un caso Icardi: segna a raffica nell’Inter e non viene convocato in nazionale. Anche Tevez è un altro fatto fuori dal ct argentino. «Il problema è che non possono giocare tutti in nazionale. La fortuna per noi tifosi dell’Argentina è che ci sono tanti che possono tranquillamente vestire quella maglia. In questo momento Icardi non ha posto anche se è un grandissimo e neanche Tevez. Purtroppo questo è il calcio, non possiamo giocare con tutti attaccanti». Inevitabile soffermarsi sulla Fiorentina: «La partita di Europa League non mi sembra la partita giusta per trarre molte conclusioni. Mi sembra anche presto per dire se la Fiorentina può andare lontano oppure no. Ci sono ancora troppe partite».