Ci riprovano. Stavolta più per necessità che per scelta. Dopo Siviglia e Genova, Belotti ed Abraham troveranno spazio anche a Helsinki. Complici il ko di Dybala e la squalifica di Zaniolo, Mourinho si affida ancora una volta alla strana coppia. In Spagna Josè li definì “disastrosi nel primo tempo” per poi edulcorare la pillola a fronte del gol nella ripresa del Gallo che ad oggi tiene in vita la Roma nella competizione.
Ma, l’esperimento, almeno per ora, ha convinto poco. Tra i due, a soffrire maggiormente, è l’inglese costretto per caratteristiche ad allargarsi, venire incontro il pallone, lasciando la profondità all’ex granata. Ruolo che ad Abraham sta stretto, soprattutto in un periodo dove cerca il gol come un rabdomante nel deserto.
Anche perchè un attaccante si misura con i gol e i 2 segnati sinora non solo gli hanno fatto perdere posizioni nella Roma ma anche appeal in nazionale al tal punto che nelle ultime due uscite in Nations non ha racimolato nemmeno un minuto. Chissà che la gara in Finlandia non sia propedeutica per far tornare il sorriso ad entrambi.
Il match dell’andata, vide il maggior numero di tiri accumulati in stagione verso la porta avversaria. Alla fine furono ben 29, di cui 10 nello specchio che regalarono 3 reti. Non va però dimenticato che la squadra di Kosela giocò per 75 minuti in 10 per l’espulsione di Tenho, colpì un palo e che Mourinho fu costretto, dopo lo 0-0 nel primo tempo, ad inserire Dybala nella ripresa, subito decisivo dopo 70 secondi. Ecco si torna quindi al punto di partenza: Paulo non c’è, Zaniolo nemmeno. Tocca a Tammy e Belotti spingere la Roma ad Helsinki, per poi giocarsi l’all-in la prossima settimana all’Olimpico contro il Ludogorets.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina