Will Smith fa proseliti. Due settimane dopo la notte degli oscar (del pugilato) ha trovato un sorprendente emulo in Kjetil Knutsen, il cinquantatreenne allenatore del Bodø/ Glimt, il cui Chris Rock non fa il comico di professione bensì il preparatore dei portieri della Roma: è Nuno Luis Costa Santos, detto Cebola, originario di Setubal, come Mourinho. Per quasi vent’anni portiere di ruolo – Vitoria, Leeds, Benfica, Rochester Rhinos, Arouca e numerosi altri club in ogni parte del mondo – Nuno è da tre stagioni nello staff dello Special ed è talmente legato al tecnico da risponderne addirittura fisicamente.
Ciò che è accaduto dopo la partita di Conference League ha dell’incredibile, un autentico scandalo, per la dinamica ma anche per la tempistica, l’aggravante nient’affatto generica. Necessaria una premessa: alla vigilia Knutsen aveva già manifestato la propria avversione per Mou e i suoi collaboratori sottolineando che «è buffo, a volte il quarto uomo sta lì ad assicurarsi che io non lasci mai la mia area tecnica mentre dalla panchina della Roma in cinque o sei corrono dietro al guardalinee senza nessuna conseguenza.
Ci scherzo su, per me possono pure entrare in campo. Quando c’è una sfida in corso mi concentro su quello che facciamo noi, quello che succede sull’altra panchina non mi riguarda, a meno che non interferisca con il nostro lavoro. Noi cerchiamo sempre di comportarci in modo educato, è un valore importante». Visto ciò che è successo giovedì mi viene da dire che quando Dio distribuiva la coerenza Knutsen stava ordinando una carbonara e un’insalata scondita.
I fatti ora: durante la partita Knutsen si è occupato a più riprese della panchina di Mou, in particolare di Nuno Santos, il romanista a lui più vicino. Da qui in avanti uso il condizionale, per l’inevitabile urgenza di correttezza: a un certo punto Knutsen avrebbe cominciato a inveire in inglese contro Santos mandandolo affanculo e dandogli del figlio di puttana (son of a bitch). Santos si sarebbe ripetutamente rivolto al quarto uomo segnalando il comportamento dell’allenatore.
La cui vittoria ha riportato la calma, solo apparente. Trascorsa un’ora dal fischio finale e terminati gli incontri con la stampa, Knutsen ha infatti incrociato nel corridoio Santos, Mourinho e un addetto alla sicurezza della Roma (poco più in là era presente il delegato Uefa). Con aria di sfida avrebbe (ha) fissato per qualche secondo Santos, il quale ha fatto in tempo a chiedergli se avesse qualche problema prima di ricevere un cazzotto in faccia.
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FONTE: Il Corriere dello Sport – I. Zazzaroni
https://youtu.be/ob3iHWdoMQ8