La campagna abbonamenti della Roma viaggia spedita verso le 40 mila tessere. Dopo due giorni di vendita libera nella seconda fase, sono stati oltre 35 mila i tifosi che hanno rinnovato o sottoscritto un nuovo abbonamento, a cui vanno aggiunti circa 5 mila che hanno deciso di abbonarsi anche alle coppe e si sono aggiudicati la mini-tessera per le tre partite del girone di Europa League e per gli ottavi di finale di Coppa Italia.
Numeri che a Trigoria non si vedevano da un bel po’. L’ultima volta che la Roma aveva superato i 30 mila abbonamenti era nel 2004-05. Fatta eccezione per 2016, quando in curva sud furono introdotte le barriere, non si è mai scesi sotto le 25 mila sottoscrizioni.
Dopo la desertificazione dell’era Pallotta, ora le cose sono cambiate notevolmente. Merito dell’entusiasmo collettivo generato dall’arrivo di José Mourinho, sicuramente, della vittoria in Conference League, ma non solo.
La politica dei prezzi della società, che ha riservato tantissimi vantaggi a chi ha dato fiducia abbonandosi, ha fatto il resto. Così come è stata fondamentale la riscoperta di alcune cose che hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi: dal vecchio stemma, tornato sulle maglie in partite ufficiali, all’inno suonato con le squadre in campo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli