La seconda stagione di Edin Dzeko è sempre una stagione speciale. Il centravanti bosniaco ha bisogno di tempo per ambientarsi, ma quando lo fa riesce a raggiungere risultati importanti. Ha avuto bisogno di tempo anche nella Roma. Ma adesso si sente dentro la squadra. I compagni lo stimano, lo cercano, sanno che con lui possono vincere. E adesso si trova meglio anche perché è migliorato molto il suo italiano. La sua carriera dimostra che quando è superato il processo di integrazione nella sua nuova squadra i risultati arrivano. Nell’estate 2007 Dzeko è stato acquistato dal Wolfsburg e dopo una stagione sufficiente è riuscito a vincere il titolo della Bundesliga, impresa mai riuscita prima alla squadra in maglia verde. Nella vittoriosa stagione 2008/09 ha realizzato ventisei gol in trentadue incontri e con il compagno di reparto Grafite ha formato la coppia più prolifica di sempre nel campionato tedesco, addirittura più di Müller e Hoeness. Nella terza stagione al Wolfsburg ha conquistato anche il titolo di capocannoniere. E’ finito così nel mirino di tutti i più grandi club europei e nel gennaio 2011 il Manchester City lo ha acquistato per trentacinque milioni di euro. Nella prima stagione in Inghilterra ha vinto la Community Shield, ma il suo rendimento non è stato all’altezza delle aspettative. Nel 2011/12 i suoi gol hanno consentiti al City di vincere la Premier League dopo qurantaquattro anni d’astinenza. La vittoria della Premier League è stata bissata due anni dopo, nel 2013/14, ma nella stagione successiva Dzeko ha toccato il punto più basso della sua avventura inglese: solo sei gol in trentadue gare.
E ADESSO ROMA Quella estate, al termine di una tournée in Australia, dove si sono incontrate Roma e Manchester City, si è lasciato convincere da Pjanic a vestire la maglia giallorossa. Il suo arrivo è stato festeggiato da quattromila tifosi che hanno invaso l’aeroporto di Fiumicino. I tifosi, che lo hanno sempre sostenuto, anche nei momenti difficili, si augurano che dopo aver vinto in Germania ed Inghilterra riesca a farlo anche in Italia. Magari proprio alla seconda stagione.