Primo round alla Roma ma nulla è deciso. La gara d’andata l’ha firmata un ragazzino che martedì prossimo compirà ventuno anni, uno di quelli che hanno fatto tutta la trafila del vivaio, passando dalla primavera e approdando dopo anni di sudore e cuore in prima squadra. Edoardo Bove ieri ha realizzato, non solo il suo primo gol europeo, ma anche il sogno di un bambino che è poi quello di altri migliaia che magari non ce l’hanno fatta.
Il Bayer con l’arrivo in panchina di Xabi Alonso è cambiato radialmente risalendo la classifica in Budesliga e iniziando a giocare tutto un altro calcio: una squadra giovane, capace e concreta che sbaglia poco e quando può fa male. Salvataggio di Cristante sulla linea a tempo praticamente scaduto docet. La Roma non vinceva dal 20 aprile scorso (era sempre una partita di coppa) era in pieno momento no confermato dalla caduta libera in campionato: ma la coppa è tutta un’altra cosa.
Non serve uno scienziato o un professore di matematica per capire che la Roma in campionato è fuori dal giro Champions e a rischio anche per quello dell’Europa League: resta il nodo Juventus questo è vero (solo il 22 maggio si capirà se, come e quanto le vicende giudiziarie peseranno sulla stagione bianconera), ma la differenza alla fine per i giallorossi potrebbe essere minima. Anche ininfluente.
Ma in Europa la squadra di Mourinho si trasforma, riesce a tirar fuori il meglio di se e far sognare ancora il suo popolo: perché il viaggio verso Budapest è ancora lungo e la Roma
ieri sera si è guadagnata il diritto di restare a bordo almeno fino alla prossima fermata.
Giovedì prossimo in Germania.
FONTE: LIl Tempo – T. Carmellini