Come piccoli ma impotenti Robin Hood, i tifosi escono dal folto della loro passione per protestare. II senso e la sintesi di questa protesta l’abbiamo letta nero su drappo bianco, uno striscione affisso l’altro ieri dai tifosi romanisti per la partita con la Juve a Torino. Dice così: «Juve-Roma: 57 euro più commissione, non meritate la nostra passione». Sì, 57 euro per il settore ospiti dello Stadium. Al quale ovviamente va aggiunto il costo della trasferta a Torino. E occhio, perchè non si parla mica di tribuna o distinti, no no. Alla faccia di crisi, Covid, famiglie a spasso, lavoro che non c’è più e interi settori dell’economia in ginocchio.
Lazio-Inter? Lotito sì è tenuto più basso rispetto alla Juve. Però una curva a 40 euro è cara assai a prescindere. Il settore ospiti per Juve-Roma costa come tre mesi di abbonamento a Dazn, con tutta la serie A (e tutto il resto) in diretta. Se il parallelo è con Lazio-Inter arriviamo a due mesi di calcio in tv. Però è anche vero che Lotito ha messo a 20 euro le Curve in alcuni match non di cartello, come Lazio-Cagliari. E se il pallone non vi interessa, con i 57 euro di Juve-Roma vi abbonate a Netflix (visione su un solo schermo) per 7 mesi. Sette.
E la Roma? Se aveva venduto le curve del match con la Fiorentina tra 20 e 30 euro, è stato il primo club a riaprire la campagna abbonamenti per 17 partite – 15 di Serie A e due di Conference – con prezzi popolarissimi per le curve: 235 euro, che si traducono in meno di 14 euro a partita, che sia con l’Intero con la Salernitana.
FONTE: La Nazione