La Roma ci riprova: l’obiettivo è liberarsi del 3-0 a tavolino subito contro l’Hellas Verona per un errore nella compilazione delle liste. A presiedere l’udienza – via web alle ore 12 – non sarà Piero Sandulli, ‘reo’ di un’uscita poco felice sulla vicenda che aveva provocato le rimostranze di Guido Fienga.
La sentenza sulla questione è attesa nel pomeriggio, anche se il buon esito del ricorso è da considerarsi quasi impossibile. La società punterà la propria strategia sull’inesistenza di una gradazione dei provvedimenti: troppo pesante la sconfitta a tavolino per punire un errore e non un dolo, almeno secondo il club giallorosso.
Si tenterà poi di sottolineare il mancato vantaggio tratto dalla Roma in occasione dell’errore, e la compartecipazione della Lega Serie A – concesso una sorta di via libera al club tra il primo e il secondo alert -. L’unica speranza per il club di Trigoria è che la Corte d’Appello riconosca l’assoluta atipicità del caso e che si convinca che esistano i presupposti per una modifica della norma.
FONTE: Il Messaggero