Cappellino bianco girato all’indeitro, sorriso sornione e soprattutto passo svelto. Si è presentato così Dybala all’arrivo a Fiumicino. Il fastidio al flessore appare dimenticato tanto da fargli svolgere la seduta in gruppo in rifinitura. Un allenamento può significare poco, ma è comunque il segnale che la Joya sta bene, non avverte fastidi ed è pronta a giocare.
he non sia al 100% è lecito ed è per questo che l’ultima parola sul suo impiego spetta a Mourinho. Se fosse per Dybala non esiterebbe un minuto nello scendere in campo. Ad attenderlo ci sono gli altri “tenori” per comporre il quadrilatero magico che deve regalare alla Roma lo slancio per rimanere in alto.
Finora, a a parte la partita contro il Tottenham, tutti insieme sono scesi in campo alla prima partita e un scampolo contro la Cremonese. Non è un caso che in quelle partite la Roma abbia creato tantissimo: 17 tiri in porta sprecando l’inverosimile.
Una tendenza che poi è proseguita nelle altre giornate. Mourinho qualche dubbio se lo porta. Un altro è capire se far giocare o meno Celik. Il turco ha fatto 180 minuti con la Nazionale e giovedì ha svolto lavoro a parte. Al suo posto nelle esercitazioni tattiche è stato utilizzato Zalewski.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
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