Bello il compleanno di Totti, bella la festa, belli gli auguri, ma domani si gioca. E la partita di Europa League contro l’Astra Giurgiu, se non decisiva, è quantomeno molto importante, visto il pareggio per 1-1 contro il Plzen. Spalletti, dopo la bufera scoppiata in seguito all’intervista di Ilary Blasi e dopo i 40 anni di Totti, ha potuto lavorare in tranquillità con la squadra, con l’attenzione mediatica completamente deviata dal capitano e famiglia. Ma è il primo a sapere che l’effetto Francesco è pronto ad esaurirsi immediatamente qualora la Roma non dovesse far risultato domani. Pertanto «massima attenzione», ha ribadito ai giocatori, che sembrano aver dato risposte convincenti, tanto da spingerlo ad annullare sia la doppia seduta di ieri (lavoro solo al mattino), sia quella di oggi, quando è in programma soltanto la rifinitura.
IMPEGNO – Spalletti ha cercato di andare incontro alla squadra, ma ha scelto di non sovraccaricare i calciatori dal punto di vista muscolare, anche perché molti non stanno benissimo. Quindi, pure se l’avversaria di domani non è di altissimo livello, ha chiesto a tutti di metterci qualcosa in più. Soprattutto quelli che finora hanno giocato meno: non Alisson, che pur facendo la riserva a Szczesny in campionato si allena sempre al massimo come se dovesse scendere in campo la domenica, quanto Paredes (in conferenza oggi con il tecnico), Gerson, Iturbe e, in maniera minore, El Shaarawy, che comunque ha dimostrato più degli altri. Paredes è chiamato ad una prestazione importante, lui che è uno dei pochi sicuri a giocare dall’inizio, vista la squalifica di De Rossi.
ACCIACCATI – Per il resto, tante sono le scelte che il tecnico sarà chiamato a fare mediando tra la volontà di far riposare alcuni calciatori e la necessità di avere una squadra competitiva. In difesa, con Emerson squalificato e Vermaelen ai box, dovrebbe toccare di nuovo alla coppia Manolas-Fazio con Juan Jesus a sinistra e uno tra Bruno Peres e Florenzi a destra. A centrocampo, possibile staffetta tra Strootman e Nainggolan, anche se Gerson potrebbe avere di nuovo un’occasione. Spalletti lo aspetta, e anche con una certa urgenza, visto che a centrocampo la coperta, soprattutto in Europa, è corta. E un giocatore pagato 18 milioni, anche se diciannovenne, deve accelerare il passo. In attacco probabili Iturbe ed El Shaarawy, Dzeko più no che sì, la terza maglia se la giocano Totti, Perotti e Salah. Anche da loro due Spalletti si aspetta qualcosa in più: in questo primo mese sono stati più i bassi che gli alti. Siamo a fine settembre, ma è già tempo di dare risposte concrete.