Dietro a una grande squadra c’è sempre una grande società. La Roma lavora su tutti e due i binari, quasi parallelamente, cercando di rinnovarsi e di stratificarsi senza trascurare ogni singolo pezzo del mosaico. E così a Trigoria è in corso un dibattito sull’eventualità di inserire nella compagine dirigenziale una nuova figura, un ex calciatore carismatico che possa agire come raccordo tra squadra, club e anche i media. Il modello in questo senso è rappresentato dalla Juventus, che ha nominato nel 2010 Pavel Nedved consigliere d’amministrazione per poi promuoverlo, un anno fa, addirittura vicepresidente.
LA FILA – Era stato Rudi Garcia il primo a chiedere personalmente al patron Pallotta un rinforzo di questo tipo. Del resto, altri club italiani si sono mossi nella stessa direzione della Juventus: la Lazio ha ingaggiato Angelo Peruzzi, l’Inter ha appena puntato su Walter Samuel, il Milan in costruzione di imprinting cinese aveva cercato Paolo Maldini. Ora potrebbe toccare alla Roma.
LA RICERCA – Aspettando Francesco Totti, che subito dopo l’addio al calcio giocato ricoprirà un ruolo nell’area tecnica ma non di diplomazia, il nome che circola è quello di Morgan De Sanctis, ora secondo portiere del Monaco. De Sanctis ha lasciato la Roma a malincuore l’estate scorsa perché voleva giocare almeno un’altra stagione e di fronte alla possibilità di un’esperienza a Montecarlo, non avendo ottenuto il rinnovo del contratto, è stato contento di emigrare. Ma i rapporti con i dirigenti (Sabatini soprattutto, però anche il resto dello staff ) sono ottimi, tanto è vero che nel momento del commiato le parti si sono date appuntamento al futuro per ritrovarsi insieme con ruoli diversi. Non ci sono stati contatti recenti ma De Sanctis ha fatto sapere alla società di essere disponibile a tornare a giugno, appunto come manager. Le perplessità dei dirigenti – De Sanctis è amico di tanti calciatori della Roma, a cominciare da Totti e De Rossi – potrebbero essere superate dal rinnovamento del gruppo, un’abitudine consolidata del mercato della proprietà Pallotta.
IDEE – Non c’è solo De Sanctis in corsa, naturalmente. Sarebbe suggestiva anche l’ipotesi che conduce a Giuseppe Giannini, che della Roma è stato capitano e leader, e Sebino Nela, personaggio dal carattere forte molto amato dai tifosi. Tutti e due, con incarichi diversi, già collaborano con la società: nello scouting internazionale Giannini, nei rapporti tra ultrà e istituzioni Nela. Meno semplice convincere Zibì Boniek, uomo di statura internazionale: dovrebbe lasciare la federcalcio polacca, di cui è presidente da 4 anni. Pallotta sceglierà con calma, senza scadenze, confrontandosi con i suoi uomini di fiducia: un nuovo acquisto dietro alla scrivania è meno urgente dei rinforzi da consegnare a Spalletti in campo.