Nella numerologia antica, già per i Babilonesi, i Greci e, più tardi, anche per i Romani, il 12 era considerato un numero “perfetto” o completo. Il 13, di conseguenza, simboleggia lo sconfinamento, l’eccesso, la rottura. Ed è anche per questo che viene tradizionalmente considerato sfortunato. Non per Wesley, però, non per la Roma, e certamente non per i tifosi giallorossi. Il brasiliano è infatti il tredicesimo terzino destro a sbarcare nella Capitale dopo l’addio dell’ultimo grande interprete del ruolo, Maicon Douglas: un altro brasiliano a raccogliere il testimone, esattamente dieci anni dopo l’ultima stagione dell’ex Inter e Manchester City a Trigoria.
Naturalmente, è prematuro paragonare il giovane Wesley a quel Maicon, ma è indubbio che, dodici terzini destri dopo, l’ex Flamengo abbia già impressionato la piazza. In questo contesto, il numero 13 smette di essere sinonimo di sfortuna: secondo culture come quella indiana, maya, azteca e cinese, è invece portatore di crescita, prosperità e successo.
In cantonese, “13” può suonare come “shísān”, richiamando parole legate alla fortuna. Così, Wesley può dormire sonni tranquilli nella sua villa a Casal Palocco, accanto alla moglie Amanda e alla piccola Alice di un anno, che domenica lo hanno accolto alla porta per congratularsi con lui dopo la prestazione contro il Sassuolo.
Per Gasperini non fa differenza se giochi a destra o a sinistra: in questo momento Wesley è il migliore esterno della Roma. Brilla per spinta offensiva, partecipazione al gioco e chiusure difensive decisive, come quella eccezionale su Matic in area di rigore, che ha salvato la squadra da un possibile pareggio. Fin qui, è senza dubbio il miglior acquisto estivo: venticinque milioni di euro più cinque di bonus ben spesi.
Gasperini lo aveva già seguito un anno prima, all’Atalanta, intravedendo in lui le caratteristiche ideali per il suo gioco. Pur differenti dai vari Gosens, Hateboer o Castagne, le qualità fi siche e tecniche di Wesley lo rendono un esterno di primissimo livello, non solo in Italia. «Sogno un nuovo pendolino sulla destra», scrivono sui social i romanisti.
«Wesley ha fatto una grande partita ed è un ragazzo che sta venendo fuori: è molto forte», ha detto Gasperini, confermando il momento positivo del brasiliano. Ininterrottamente in campo dallo scorso gennaio, quando iniziò la stagione col Flamengo, Wesley ha affrontato il Mondiale per Club, il trasferimento in giallorosso e l’avvio della nuova stagione senza mai riposare. Per questo, la Roma gli ha chiesto di restare a Trigoria nell’ultima sosta, anche a causa di una botta subita a Firenze, per ricaricare le batterie e riprendere ritmo in vista del nuovo tour de force.
A metà novembre, però, lo aspetta di nuovo il Brasile di Ancelotti, dove Wesley sta già emergendo come protagonista. Insomma, tra la Roma e la Seleçao l’esterno sta vivendo il miglior
momento della sua carriera ma anche della sua vita. E pensare che fi no a qualche anno fa lavorava come parcheggiatore e il calcio lo stava abbandonando dopo tante delusioni e poca fiducia di chi lo aveva allenato. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











