II countdown per le tanto attese firme è partito da venerdì, ma non è ancora arrivato il comunicato della Roma (obbligata a farlo per la Borsa) sulla sottoscrizione dei contratti preliminari tra Jim Pallotta e Dan Friedkin. AI termine della scorsa settimana i legali delle due parti hanno messo a punto le bozze degli accordi preliminari ed è iniziata la ricognizione e la lettura di tutti i documenti dell’affare che segnerà la fine dell’era del gruppo bostoniano alla guida del club giallorosso e l’inizio di un nuovo corso sotto l’insegna del The Friedkin Group.
Il tycoon texano – il figlio Ryan è pronto a trasferirsi in Italia e a ricoprire un ruolo di primo piano – rileverà la società di Trigoria tramite la costituzione di un veicolo negli Stati Uniti che acquisirà la Neep, controllante della Roma e delle aziende legate al futuro stadio, e la piccola parte di azioni direttamente in mano ad AS Roma Svp Llc, capogruppo fondata nel 2011 in Delaware. Anche ieri i legali dei due uomini d’affari hanno lavorato sui termini dell’accordo – la riunione è iniziata alle 15 orario italiano – e non c’è alcuna preoccupazione sul buon esito della trattativa.
L’ottimismo arriva da entrambi gli schieramenti e dagli advisor di primo piano coinvolti nella contrattazione: non può essere qualche fisiologico slittamento dovuto alla grande mole documentale a far saltare l’operazione, soprattutto perché è stata da tempo superata la fase negoziale in cui si poteva eventualmente arrivare ad una rottura. La sensazione di chi sta lavorando da mesi al dossier Roma è che oggi, come previsto dai due fronti già venerdì, possa essere un giorno decisivo (al massimo domani) prima della fumata bianca.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora