Mourinho si regala i quarti di finale contro l’Inter, ma fatica per arrivarci. Anche lui ha il suo Ranocchia, cioè Kumbulla, che riaddrizza il risultato. Ha anche il suo Sensi, ovvero Abraham, che cancella ogni fantasma con l’aiuto di Shomurodov. In mezzo un po’ di sofferenza, specie nel primo tempo e qualche esperimento, che in certi casi, è meglio evitare. Mourinho lo ha capito, ma sa che alcune scelte di rendono obbligate in attesa di cambiare gli eventi. Mou ci tiene alla Coppa, ma contro la squadra di Baroni non ha mandato in campo tutti i titolari. Le “anomalie” sono Maitland-Niles a sinistra e Perez alto a destra.
Qualcosa non funziona. Rui Patricio prima trema per un tap-in di Olivieri bloccato da Kumbulla e poi cade sul colpo di testa di Calabresi. Il Lecce è tosto e la Roma non gioca bene. E’ un trend che va avanti da un po’: errori tecnici banali, tiri improponibili, il tutto accompagnato dal sottofondo di pochi, ma rumorosi, tifosi che fischiano. La reazione arriva su calcio da fermo con Kumbulla che sta dando segnali di risveglio. Durante l’intervallo Mourinho capisce che qualche scelta non se la può permettere ed inserisce Zaniolo, Mkhitaryan e Vina. Da lì la partita cambia e la Roma passa il turno.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni