L’avventura del The Friedkin Group inizia nel 1969 grazie alla fondazione del Gulf States Toyota Distributors da parte di Thomas Friedkin, che volando in Giappone riesce a stringere una partnership con la Toyota per la vendita delle auto nipponiche in alcuni stati degli Usa. La crescita del gruppo è praticamente inarrestabile per cinquant’anni e ad oggi, con il figlio Dan alla guida da oltre vent’anni, può contare su 5600 dipendenti in tutto il mondo – la sede principale è a Houston – con diversi interessi oltre a quello sulle automobili.
Il consorzio comprende anche aziende che si occupano di resort di lusso, intrattenimento (in particolare il cinema e la produzione di film), di golf, di safari in Africa e di aerei acrobatici. Il Friedkin Conservation Fund si occupa invece di preservare più di 2 milioni di ettari di territorio in Tanzania. Il fiore all’occhiello è ovviamente il Gulf States Toyota, che lo scorso anno ha registrato vendite per un totale di 9 miliardi di dollari.
I Friedkin sono conosciuti nel mondo dello sport in particolare per l’accordo siglato nel 2003 riguardo al palazzo dello sport di Houston, che prende il nome di Toyota Center grazie all’acquisto dei «naming rights». L’ambiente calcistico viene toccato invece nel 2013: l’impianto di Frisco (Texas) che ospita l’FC Dallas diventa ufficialmente Toyota Stadium, mentre a San Antonio è in vigore la partnership coni San Antonio Spurs, franchigia di basket, per il Toyota Field, che ospita la squadra calcistica della società NBA.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora