Un’altra giornata ricca di incontri e faccia a faccia, che avvicina sempre di più la famiglia Friedkin alla Roma. La vera novità di ieri a viale Tolstoj è stata la presenza di Marc Watts, dal 2011 presidente del gruppo fondato negli anni ’60 da Thomas Friedkin, padre di Dan e nonno di Ryan, che avrà un ruolo di primo piano nella futura gestione della società.
Watts (soggiorna all’Hotel De Russie ed è l’autentico braccio destro di Dan Friedkin), accompagnato nella Capitale da quindici alti dirigenti del consorzio texano che acquisterà la proprietà della Roma, si è recato negli uffici giallorossi all’Eur intorno alle 10.30 di mattina e ne è uscito soltanto qualche minuto prima delle 20 insieme al resto della delegazione.
Le sensazioni che filtrano al termine dell’incontro fiume – tutte le bocche sono rimaste più che cucite – sono positive e tutto prosegue secondo il programma stilato dalle due parti, che vogliono arrivare alla firma del contratto preliminare nella seconda metà di febbraio.
La prima parte del summit, che ha visto presenti anche Fienga, Baldissoni, Calvo e Zubiria, è stata relativa agli aspetti finanziari dell’intera operazione: sono stati chiariti alcuni tecnicismi economico-finanziari e le modalità secondo cui verrà strutturato l’affare, che verrà portato a termine da Friedkin mediante la costituzione di un veicolo americano che rileverà da AS Roma Spy Llc le quote di Neep. Nel primo pomeriggio si è poi affacciato nella sede giallorossa anche il direttore sportivo Petrachi, accompagnato dal suo uomo di fiducia Antonio Cavallo, capo degli osservatori.
Quello con il dirigente salentino è stato un primo approccio conoscitivo, cosi come era avvenuto già con gli altri dirigenti che lavorano a Trigoria: gli uomini di Friedkin in una prima fase confermeranno l’attuale management e hanno voluto incontrare di persona chi è a capo dell’area tecnica. Nelle riunioni con Fienga e gli altri -Petrachi è stato in sede per circa un’ora – sono stati inoltre illustrati i progetti e le prime linee guida delle strategie future.
Nel pomeriggio si è invece approfondita meglio la parte legale dell’intera trattativa alla presenza degli avvocati Nicolini e Arena dello Studio Chiomenti, advisor di Friedkin, e dei legali che da sempre hanno seguito l’avventura romana di Pallotta. Collegati in conference call c’erano anche gli avvocati di Friedkin che fanno base in Texas e Bob Needham, uomo forte della Raptor che sta seguendo per il presidente della Roma la trattativa: sono stati offerti dei chiarimenti su alcuni aspetti tecnici e legali emersi nel corso della due diligence. Oggi è prevista la terza giornata di appuntamenti propedeutici al «signing» (anche ii cda del gruppo di Friedkin dovrà esprimersi sull’investimento), una fase che sarà poi seguita da tutte le procedure previste da leggi e regolamenti per arrivare al closing definitivo.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora