“La società ha fatto un grande lavoro: abbiamo preso cinque giocatori utili per il miglioramento della nostra rosa con soli 7 milioni. Però se mi chiedete se manca ancora qualcosa per vivere una stagione senza paure, con più possibilità e meno imprevisti, la risposta è sì“.
José Mourinho è sempre molto chiaro nelle sue richieste. Il discorso delle 17 squadre di Serie A che hanno speso più della Roma (“Di meno solo Sampdoria e Lecce”) è una provocazione tipica dello Special One, che non calcola né la qualità eccezionale né i ricchissimi ingaggi dei calciatori arrivati per un vero e proprio “instant team”.
Senza fare il nome, invece, il bersaglio per il prossimo acquisto è lampante: Andrea Belotti. Vedi il riferimento alle “paure”: se Abraham ha un problema, né Shomurodov né Felix sono adatti per grandi obiettivi. Mourinho è sempre stato, è e sempre sarà questo: un allenatore che spinge società e calciatori ad alzare l’asticella. In altri contesti non ha avuto paura di lanciare proclami, a Roma pensa che l’entusiasmo generale sia già così alto da non dover essere ulteriormente alimentato.
La domanda che si fanno in molti è se da qui al 2 settembre la Roma sarà in grado di resistere alle offerte per Zaniolo. La risposta ancora non c’è: “Il mercato purtroppo non è chiuso. Inizia la stagione e si giocano tre o quattro gare. Ovviamente è una cosa che non mi piace. Fare una valutazione ora è prematuro, meglio aspettare. Sono usciti due giocatori forti come Mkhitaryan, che era un titolare assoluto, e Veretout, che sarebbe stato uno dei 12- 13 giocatori più utilizzati. Però abbiamo preso quattro giocatori di campo più un bravissimo giovane portiere. Tutti sono arrivati con il mio consenso. Con la società abbiamo un rapporto che impedisce certe situazioni“. Manca però il centravanti di riserva, che possa giocare anche in coppia con Abraham.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri