Da Trigoria descrivono Borja Mayoral come un ragazzo molto orgoglioso, che considera poco gratificante essere solo un comprimario di uno dei più grandi club del mondo. Meglio cercare di gloria altrove e Roma sembra essere il posto giusto per farlo. Col fatto di avere in scadenza il contratto nel 2021 e dover rinnovare prima di andare in prestito (fatto fino al 2023), proprio la volontà dell’attaccante – che il 20 aprile scorso ha rivelato di avere il diabete, ma senza conseguenze sul suo rendimento – è stato il discrimine che ha convinto a puntare su di lui. Arriverà in prestito biennale, con diritto di riscatto a 14 il primo anno e 19 il secondo. Per il giocatore, invece, è pronto un contratto da 1,5 milioni più bonus.
D’altronde ieri il lavoro a Trigoria è stato intenso. Dopo il blitz inglese del ceo Fienga, oggi il Man Utd potrebbe dare il via libera al ritorno di Smalling in giallorosso per una cifra intorno ai 15 milioni più bonus, mentre per il giocatore ci sarà un contratto triennale da circa 3,5 milioni. I giallorossi devono trattare con attenzione, anche perché, dopo che Fonseca in conferenza aveva detto di aver parlato con il difensore (cosa vietata in quanto tesserato per un’altra società), lo United aveva scritto una lettera di protesta.
Dal Man Utd può arrivare anche un esterno destro. Il preferito sarebbe il portoghese Dalot (piace anche al Milan), ma è più facile la pista Fosu-Mensah, 22 anni, anche lui con la stessa situazione contrattuale di Mayoral. A Trigoria si è rivisto anche Mino Raiola. Il primo obiettivo del procuratore era il rinnovo di Riccardo Calafiori. Ci sarà ancora da lavorare visto che esiste una distanza significativa tra domanda e offerta sia per quanto riguarda la durata del contratto (che il club vorrebbe quinquennale), sia per quanto riguarda l’ingaggio (che Raiola vorrebbe già da giocatore vero).
FONTE: La Gazzetta dello Sport