Era una gara inutile, è Vero. Ma perdere non piace a nessuno, tantomeno a Fonseca, bagnato come un pulcino dopo novanta minuti di acquazzone, al quale il ko rimediato in Bulgaria non va proprio giù. Più che per il risultato in sé, per come si è concretizzato, con una Roma «verde» ben messa in campo e per lunghi tratti padrona del campo allagato del Cska Sofia.
Ma il bilancio non può essere positivo, perché in troppi hanno fallito o sono mancati all’appuntamento con l’Europa. I ragazzini inseriti tra i titolari, ben tre quelli all’esordio (due alla prima assoluta, un altro alla prima da titolare più Tripi debuttante nel finale), non si sono comportati malissimo, anzi Milanese ha anche realizzato il gol momentaneo pareggio.
Per lui un giorno di festa, il migliore dei giovani nemmeno a dirlo è stato proprio lui: classe 2002, già nelle precedenti uscite aveva mostrato tutto il suo prospetto. Segna un gol non facile da realizzare, veloce, cattivo, senza replica, che lascia ben immaginare per il futuro conla maglia giallorossa. Ma il suo gol non è bastato alla Roma, perché a «tradire» i giovani esordienti sono stati due protagonisti della «vecchia» guardia.
Diawara innesca il gol del 2-1 e Fazio fa una cosa ancora più clamorosa mandando di nuovo in porta Sowe, con una passaggio da «compagno di squadra», consentendo così al gambiano del Cska di uscire dal campo con una doppietta.
Ma errori decisivi a parte, male nel complesso anche Juan Jesus e Bruno Peres: insomma un po’ tutti quelli attorno ai quali avrebbero dovuto muoversi i ragazzini. Loro sì che avevano tutto il diritto di faticare: tanto Bamba sulla fascia, quanto Boer tra i pali, hanno pagato un po’ l’emozione dell’esordio. A Fonseca però, abituato a guardare molto più avanti, è bastato portar via dalla Bulgaria qualche minuto di Smalling, che da qui in avanti dovrà tornare a riprendere in mano la difesa giallorossa e far riposare quelli «veri».
Già, perché domenica a Bologna dove la Roma sarà diversa per dieci undicesimi con il solo Kumbulla confermato, si tornerà a correre in campionato e bisognerà smaltire alla svelta le tossine di questa sconfitta indolore, ma soprattutto il fastidio di quel pareggio col Sassuolo che a Fonseca è andato molto meno giù del ko di ieri. Due punti persi in una giornata dove tutte le altre sono andate avanti e s’è ritrovato in un colpo solo sesto in classifica. Perché la Serie A non fa sconti: a nessuno!
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini