Se il mercato della Roma fosse una partita di calcio, sarebbe arrivato il momento di difendersi. Dopo un’estate passata all’attacco, José Mourinho ha sfoderato la sua specialità e parcheggia un autobus a protezione di uno dei gioielli della sua Roma: Nicolò Zaniolo. Tre giorni fa Tiago Pinto ha incontrato i dirigenti del Tottenham.
Sul piatto Paratici ha messo una proposta complessiva da 55 milioni di euro: una parte cash, una parte coperta inserendo un giocatore a scelta dei giallorossi tra il difensore Tanganga e il centrocampista Ndombélé, entrambi valutati una quindicina di milioni di euro dal club inglese.
Mourinho, con l’aria che tira in città e la squadra che cresce nelle sue mani, si è preso una responsabilità enorme: quella di respingere l’offerta. Dopo aver ricostruito il rapporto con Zaniolo, lo ha visto impegnarsi in estate, lavorare con e per la squadra, lo incoraggia e lo sostiene, ci parla spesso, punta su di lui. In cambio ha ottenuto una fiducia cieca e Nicolò è tornato a sentirsi al centro del progetto tecnico.
Il mercato, però, è ancora lungo e la Roma dovrà difendersi dal pressing degli inglesi. Finora Pinto ci è riuscito, anche perché i giallorossi vogliono 50 milioni cash, senza contropartite. Non è escluso, però, che i londinesi possano arrivarci. Adesso è lo stesso Zaniolo a non avere molta voglia di cambiare aria, perché il clima intorno a lui è ottimo e il legame con la città è fortissimo.
In più c’è Mourinho, che sente il vento dell’entusiasmo soffiare nelle vele della sua Roma. E a 7 giorni dall’inizio del campionato non ha intenzione di rinunciarvi.
FONTE: La Repubblica – G. Cardone – M. Pinci