Oggi è forse il giorno più atteso per la larga schiera di protagonisti del mondo del calcio che vorrebbero tornare in campo in tempi rapidi. In Federcalcio arriveranno infatti le valutazioni della Commissione Medico Scientifica guidata dal professor Zeppilli ed integrata da una serie di esperti infettivologi, che, dopo aver recepito il protocollo elaborato dalla Federazione dei Medici Sportivi di Casasco, presenterà al presidente Gravina un più specifico protocollo che andrà rispettato dai calciatori professionisti in vista di un possibile ritorno in campo, nei tempi che però non spetta alla Figc fissare, nonostante le continue pressioni di Lotito e degli altri dirigenti impazienti di tornare in campo.
Dopo che il professor Giovanni Rezza, direttore del dipartimento delle malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha rotto lunedì il fronte dell’ipocrisia esprimendo senza mezzi termini il suo parere decisamente negativo rispetto alla prospettiva di ricominciare il campionato in tempi brevi (parere, come vedremo, confermato e ribadito ieri), ieri sono arrivati altri pareri che se possibile indeboliscono ulteriormente il fronte di chi vuole ripartire già a maggio.
Il sottosegretario di stato alla Salute Sandra Zampa, intervenendo a Rai News 24, è stata chiara: «Vedo molto difficile la riapertura per il calcio e non vedo questo dibattito come prioritario: penso si possa rinunciare per un altro mese. Comunque gli stadi pieni – ha precisato – li vedremo solo quando saremo in piena sicurezza e cioè quando ci sarà un vaccino. Penso che anche per le partite a porte chiuse, se si aspetta un altro mese non succeda nulla di catastrofico. Tuttavia se le società saranno in grado di farlo, si valuteranno le proposte. Io non dico di no e non sta a me decidere, ma – ha concluso Zampa – credo non sia una questione centrale».
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco