E’ un fenomeno romano, almeno così mi dicono. A Milano non ci sono tante radio per Inter e Milan come ce ne sono a Roma, e in buona salute con molto ascolto per Roma e Lazio. Per il mio incarico di responsabile della comunicazione della Roma ho incontrato tutti gli esponenti delle maggiori radio di Roma.
E’ stata un esperienza interessante perché ho capito quale possa essere la loro forza non solo nell’accompagnare la tifoseria, ma anche informare i tanti che hanno la radio in macchina, dai tassisti in giù, su quello che capita alla squadra.
Ho parlato con Ilario Di Giovambattista di Radio Radio, con Mario Corsi, Jonathan Calò, Massimo d’Adamo, Piergiorgio Bruni di Centro Suono Sport, con Riccardo Angelini (Galopeira), Federico Nisi, Stefano Petrucci e Piero Torri di Tele Radio Stereo. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno ma non credo. (…).
Ho detto loro: “Aiutatemi a far crescere e a comunicare con la tifoseria giallorossa e fate in modo che la Capitale abbia, per la Roma ma anche per la Lazio, una comunicazione seria attraverso la radio. (…). Mi viene da pensare che alcune radio o tutte potrebbero partecipare ad una presa di posizione collettiva, ad una richiesta al Ministero di qualcosa. Essere insomma gli “strilloni” della società.
Però è anche vero che la società deve avere un occhio di riguardo nei confronti delle radio, riconoscendo il ruolo che esse svolgono. (…). Vediamo quel che succederà, ho avuto come l’impressione che per molti di questi fosse un inedito l’incontro. Se è cosi, peccato, ma garantisco che ce ne saranno altri.
FONTE: Il Corriere dello Sport – M. Costanzo