L’aggiornamento mensile sui conti della Roma – richiesto dalla Consob – mostra una situazione in cui cresce l’indebitamento e aumenta, al tempo stesso, la voglia dei Friedkin di continuare a investire nel progetto. L’indebitamento netto al 31 maggio 2021 risulta infatti pari a 303, 6 milioni. Era di 253,4 milioni al 31 dicembre 2020 e di 300,2 milioni al 30 giugno 2020.
Circa un anno dopo, la situazione è peggiorata. L’incremento dipende da tre fattori: i finanziamenti soci erogati da Romulus and Remus Investements LLC (la società creata dai Friedkin), l’incremento del finanziamento verso Mediaco e Soccer SAS e l’aumento dei debiti verso le banche per finanziamenti di lungo periodo.
Sono tempi difficili per le società, alle prese con una pandemia che ha chiuso i rubinetti. Si pensi, in particolare, alle entrate derivanti dai biglietti della domenica (azzerate) e alla diminuzione del merchandising e delle sponsorizzazioni. Problemi non risolvibili a stretto giro.
Anche perché, in vista del nuovo campionato, l’apertura ridotta degli impianti (possibile ripartenza dal 25% come l’Olimpico all’Europeo, ma le società si batteranno per aumentare da subito la capienza) blocca le campagne abbonamenti e costringere a vivere “alla giornata”.
In questo scenario non cambia la strategia di crescita della proprietà americana. Tanto che Dan Friedkin ha effettuato un ulteriore versamento (dopo quelli di aprile e maggio) nelle casse del club pari a 10,2 milioni.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota