Da regista (il suo ruolo preferito, poco), da mezzala (spesso) e da difensore centrale (alla bisogna). Bryan Cristante, 28 anni, sesta stagione alla Roma, 177 presenze e 11 gol in Serie A con la maglia giallorossa, 244 e 13 contando tutte le competizioni, è sicuramente uno stacanovista. Figura infatti tra i 20 calciatori – ma 8 sono portieri – che hanno giocato 1.080 minuti su 1.080 in campionato.
Di più. Cristante è sul podio dei più utilizzati, considerando anche Coppe e nazionali. Il primo è Di Lorenzo (Napoli/Italia) con 1.710 minuti tra Serie A, Champions League e maglia azzurra. Il secondo è Sommer, il portiere dell’Inter e della Svizzera, con 1.620 minuti. Il terzo è appunto Cristante con 1.582 minuti divisa tra 1.080 in campionato, 315 in Europa League e 187 in nazionale
Questa la classifica dei più utilizzati: Di Lorenzo (Napoli) 1.710 minuti; Sommer (Inter) 1.620; Cristante (Roma) 1.582; Bijol (Udinese), De Roon (Atalanta) e Milinkovic-Savic (Torino) 1.530; Dragusin (Genoa) 1.521; Provedel e Romagnoli (Lazio) 1.440; Magnani (Verona) 1.248; Marchizza (Frosinone) 1.230; Frendrup (Genoa) e Pongracic (Lecce) 1.215; Luperto (Empoli), Silvestri e Nehuen Perez (Udinese), Falcone (Lecce), Montipò (Verona), Skorupski (Bologna) e Rui Patricio (Roma) 1.080 minuti.
Se per Mourinho è un intoccabile, anche per Luciano Spalletti in nazionale Bryan Cristante è una pedina importantissima. Ecco perché, anche se il romanista si è presentato a Coverciano con un leggero affaticamento muscolare, il commissario tecnico non lo ha rimandato a casa. Ieri Cristante – come lo juventino Kean – si è allenato a parte, non prendendo parte alle prove tattiche.
A due giorni dalla sfida dell’Olimpico contro la Nord Macedonia, è quasi impossibile un suo recupero. L’obiettivo di Spalletti e del suo staff medico è avere Cristante a disposizione per la decisiva partita di lunedì prossimo. contro l’Ucraina, sul campo neutro di Leverkusen.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri