Spirito Cristante, spirito da lupi. E’ la ricetta segreta di Fonseca che ieri ha ammesso di voler vedere la sua Roma con l’atteggiamento positivo di Bryan. Silenzioso ma indispensabile. Negli ultimi anni è diventato trequartista, poi mediano infine difensore centrale a causa dei numerosi infortuni in casa Roma. Ma nelle crisi possono nascere nuove opportunità.
Cristante sicuramente non sarà quel leader che grida negli spogliatoi ma è quel giocatore che parla in campo e con i fatti. Eppure fuori Trigoria sono in pochi a considerarlo un titolare inamovibile. Se si vedono i match da lui giocati come difensori, la media punti della Roma cresce di tanto.
Tra Serie A ed Europa League ha giocato in questa posizione in ben 16 gare: sono arrivati 12 successi, 2 pareggi e 2 sconfitte con Napoli e Milan. Media punti di 2.4 a partita. Quando gioca a centrocampo la media punti scende a 1.7: 11 vittorie, 5 pareggi e 6 ko (22 totali).
Non è un caso quindi che Cristante sia un pupillo di Fonseca. Stasera contro il Napoli sarà nuovamente il perno centrale nel cuore della difesa con Mancini e Ibanez ai suoi lati. Intanto venerdì ha conquistato l’ennesima convocazione in Nazionale.
Non sarà facile andare all’Europeo ma un posto nel gruppo del ct Mancini l’ha sempre trovato. Adesso mancherebbe solo il calore di una piazza che con lui è sempre stata un po’ fredda, se non addirittura scettica.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota