Minuto 94, la palla colpita di testa da Cristante che oltrepassa di poco la linea. E’ questo l’istante in cui la Roma ha salvato il risultato e la faccia in una trasferta col Sassuolo rimasto in 10. Una partita in cui si sono visti ancora gli errori individuali e una paura che nemmeno lo sfogo post San Siro di Mourinho è riuscito ad eliminare. L’inizio, infatti, è stato molto simile a quello contro l’Inter. Il gol annullato a Traoré per sospetto tocco di braccio e i tentativi di Berardi hanno evidenziato i limiti dell’assetto difensivo. Poi la Roma ha ripreso campo, si è vista annullare un gol ad Abraham (per fuorigioco di Mancini) ed è arrivato il rigore che Oliveira ha lasciato allo stesso Tammy.
L’inglese segna (il 18° gol) e ringrazia. Nella ripresa però ecco la mezz’ora grottesca. Sul primo assalto sia Karsdorp che Mancini restano a dormire, si infila Traoré che trova la deviazione di Smalling mentre Rui Patricio macchia il suo anno con una papera evidente. Anziché reagire la Roma annega e al minuto 73′ arriva il 2-1 sempre di Traoré che beffa ancora Karsdorp. Ci pensa ancora Abraham. L’inglese fa espellere Ferrari. Mourinho cambia tutto e azzecca gli ingressi di Veretout e Cristante: il primo mette sulla testa del secondo la palla che permette ai giallorossi di strappare un punto.
«Un pareggio meritato – dichiara Mou -. Prima della partita non avrei accettato il pari. Posso paragonare questa partita a quella con il Verona o il Venezia. Il secondo gol è da incubo. Ma non abbiamo perso. Sicuramente potevamo fare di più. Ma c’è stato feeling di squadra nel finale». Poi la stoccata: «Situazione particolare nello spogliatoio? C’è solo una notizia che io non posso negare (lo sfogo, ndr). Tutte le altre sono zero; è giornalismo di 5° classe, senza etica. Tutti possono dire che io o la squadra siamo scarsi, ma il gruppo è molto unito».
FONTE: Leggo – F. Balzani