(…) Dopo la «scoperta» a cura di Roberto Mancini e la santificazione ad opera di Eusebio Di Francesco, persino il periodo opaco vissuto con Claudio Ranieri adesso sembra una nuvola in una giornata di sole per Nicolò Zaniolo. Svaporata senza quasi lasciare tracce, così come le discussioni intorno al suo ruolo.
Mezzala, trequartista o esterno di fascia? (…) Insomma, in un periodo come questo in cui Edin Dzeko stenta a trovare la porta – e con il Brescia alle porte, dove i tre punti sono quasi d’obbligo per la squadra di Fonseca – avere il ventenne di Massa in squadra per la Roma sembra quasi un’assicurazione sulla vita.
E così, se il centravanti bosniaco è fermo a 6 gol stagionali in maglia giallorossa (ne ha fatto solo uno nelle ultime 8 partite tra campionato ed Europa League), non sorprende che ormai Zaniolo lo insidi, visto che è già arrivato a quota 5 (tre in Serie A e due in Europa), a cui aggiungere le due reti in maglia azzurra.
Ormai, poi, quando la palla scivola in rete, Nicolò pensa a guardarsi intorno, ai baci che lo aspettano. Infatti lo ha promesso: «Vorrei che i tifosi sapessero quanto li amo. Per questo, ad ogni gol che segnerò, vorrei baciare la maglia». Uno show già visto contro il Milan, quando il ragazzo è stato protagonista della rete che ha deciso la partita. Inutile dire che il popolo giallorosso interpreta quel gesto anche in un altro modo, come la dichiarazione di un amore possibilmente eterno. (…)
Una buona notizia, anche se questo non basta a esorcizzare tutti gli spettri – sotto forma di sirene – che potranno materializzarsi a fine stagione. Ma adesso è prematuro qualsiasi discorso, perché quella tra Zaniolo e la Roma sembra davvero avere tutti i crismi di una storia d’amore, senza avere bisogno, per farlo, di scomodare confronti con Totti. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport