Dalle urla di gioia per un gol, a quelle di dolore per un ginocchio che ti tradisce. I casi di Florenzi e Strootman, ma anche di Milik, Perin o Pavoletti sono lì per dimostrare che si può tornare ad alti livelli, con paziena, spirito e sacrificio. Le urla di Zaniolo hanno spinto più in là col pensiero: a Carlo Ancelotti. Il suo grido di dolore entrò nel tinello degli italiano alla Domenica Sportiva. Non sembrò necessaria l’operazione, ma a gennaio fu il menisco a saltare: nemmeno due anni dopo, contro la Juve, si ruppe l’altro crociato perdendosi la finale di Coppa Campioni.
Si rifarà con gli interessi vincendo tutto col Milan. Tornare alla normalità in quegli anni era tutt’altro che scontato. E’ questione anche di fortuna, ma certi campioni hanno dimostrato di avere qualcosa in più nelle capacità di recupero. Nessuno può sapere come sarebbe stata la carriera di Baggio senza infortuni, ma anche con le ginocchia martoriate è stato uno spettacolo.
FONTE: Il Corriere della Sera – P. Tomaselli