Questa è una storia che inizia con un’azione splendida, un difensore che serve l’avversario anziché spazzare la palla e un tiro sbilenco eppure imparabile. La Roma, con i nuovi acquisti, si è fermata a quella rete arrivata al minuto 53 nella notte del debutto. L’azione più gasperiniana di Roma-Bologna, innescata da un movimento a venire incontro del centravanti-boa (la new entry Ferguson), la sponda per il centrocampista (Cristante) e il lancio di quest’ultimo intuendo il taglio dell’esterno (Wesley), poi agevolato dalla frittata di Lucumi, aveva dato una prima ed entusiasmante risposta sul possibile impatto dei nuovi nel sistema di gioco. (…). E invece, la Roma ha conquistato il primo posto in classifica – 64 punti da gennaio 2025 – soprattutto con la forza dei veterani Svilar, Mancini, N’Dicka, Celik, Cristante, Koné e Soulé.
l rendimento degli ultimi arrivati, invece, è ancora in larga parte indecifrabile. Il più utilizzato è stato Wesley – 500 minuti di impiego -, davanti a Ferguson (387’), El Aynaoui (273’) e Tsimikas (243’). Questi quattro hanno messo insieme un gol (quello di Wesley, appunto), due assist (Ferguson a Pisa e Tsimikas a Nizza) e poco altro, di fatto trasformandosi in poco più di alternative. Ziolkowski, che ieri dalla Polonia ha parlato della Roma come di «una scelta fatta con l’obiettivo di crescere come difensore in un campionato come la Serie A», fin qui ha messo insieme appena 28 minuti.
Quasi la metà dell’intero contingente acquisti (3 su 8), non ha ancora mai visto il campo per scelta tecnica. Il portiere Vasquez, arrivato con la speranza di poter almeno giocare nelle coppe, è retrocesso nelle gerarchie da vice Svilar a terzo dietro Gollini, venendo addirittura escluso dalla lista Uefa, il difensore centrale Ghilardi sta lavorando con Gasperini da inizio agosto senza ancora avere l’opportunità di debuttare, mentre l’ala Bailey si è infortunato al primo allenamento calciando un innocuo pallone. In campionato non c’è mai stata una partita, fin qui, con più di due acquisti schierati dall’inizio, mentre nell’ultima di Europa League Gasp ne ha mandati in campo tre, i due terzini Wesley e Tsimikas ed El Aynaoui in mediana.
Il risultato? Il greco, dopo l’erroraccio sulla rete di Haraldsson, è stato sostituito all’intervallo, il marocchino ha restituito un senso di spaesatezza e disorientamento, mentre l’ex Flamengo si è dato parecchio da fare, confermando anche a Firenze di aver superato una volta per tutte i fastidiosi problemi gastrointestinali. Wesley ha già giocato 34 partite non-stop da inizio 2025 in quella che il suo fisico considera probabilmente una stagione in chiusura perché aperta 10 mesi fa. Che nonostante la stanchezza fosse il più in palla dei nuovi era, insomma, nell’ordine naturale delle cose. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











