Guido Fienga presiede e firma. Franco Baldini dirige e suggerisce. Morgan De Sanctis vende e vende. Gabriele Giuffrida ascolta e tratta. Frank Trimboli, Paolo Busardò e Paolo Figura, pure, con un occhio particolare alla Premier. Mino Raiola media, vende e incassa. Eccoli tutti gli uomini del presidente Pallotta, la galassia (quasi) completa di quelli delegati in questa lunga estate di trattative, a costruire una Roma possibilmente più competitiva dell’attuale ma con in più l’obbligo di provare a risistemare i conti giallorossi che, pare, dalle parti di Boston costringano Jimmy a una pasticchetta di sonnifero per poter prendere sonno.
Di lavoro da fare ce ne è un fagotto, soprattutto alla voce uscite. Al punto, si racconta sulle frequenze di radio mercato, che tutti i procuratori (e pure a De Sanctis) che si sono presentati per offrire qualche giocatore, sono stati rispediti al mittente spiegando che se vogliono dare una mano al club giallorosso, devono darsi da fare per sistemare qualche esubero (e non sono pochi) con il duplice obiettivo di ridimensionare il monte ingaggi e, possibilmente, garantire anche qualche plusvalenza.
Su tutto, come detto, sovrintende l’amministratore delegato Guido Fienga, sempre più un uomo solo al comando, costretto a convivere con mille pensieri e una serie di numeri che per certi versi fanno un po’ paura. Ma il braccio operativo di Pallotta è tornato a essere Franco Baldini che nella sua amata Londra ha ripreso di fatto il ruolo di direttore sportivo a trecentosessanta gradi, un ruolo che conosce bene e con cui aveva conquistato il presidente Franco Sensi formando un binomio (più Fabrizio Lucchesi nel ruolo di direttore generale) che portò alla costruzione della Roma che vinse il terzo scudetto.
C’è da dire, peraltro, che il contratto dell’uomo di Reggello che ancora popola gli incubi di Luciano Moggi, è in scadenza il prossimo trenta giugno. Ma, ci assicurano, che sarà soltanto una formalità un prolungamento almeno di un anno, contratto che, come il precedente, firmerà con la società AsRoma Spv Llc.
Baldini sta lavorando già da diverso tempo, in particolare in quel mercato inglese che ormai conosce meglio di quello italiano, potendo vantare rapporti solidi con tutti i club della Premier in virtù del suo passato da dirigente della federazione britannica con delega alla nazionale. Nell’affare Pedro (dato per chiuso) ha avuto un ruolo importante, così come lo può avere per le questioni legate a Smalling, Mkhitaryan, Zappacosta e, pure, in un’eventuale cessione di Schick visto che ci sono non meno di tre club (Tottenham, Everton e Newcastle) che vorrebbero l’attaccante ceco. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri