L’operazione di rilancio di Fonseca è andata a buon fine con Rick Karsdorp, considerato quasi una zavorra ma anche con i vari Bruno Peres, Cristante e Pau Lopez. Giocatori che erano sul mercato, ma il cui valore ora è diverso da prima. Poi è successo che l’olandese si è messo sotto, perdendo anche 7 chili. E che il brasiliano ha cambiato stile di vita, dedicandosi molto a quell’allenamento «invisibile» di cui amava parlare Rudi Garcia (e cioè la vita sana fuori dal campo).
Diverso il discorso di Cristante, che non era considerato un peso ma su cui c’era sempre un grosso punto interrogativo. Fonseca ha iniziato ad avere problemi di uomini nel reparto difensivo, cosicché la soluzione di emergenza della scorsa stagione è diventata quasi una mossa fissa: Cristante arretrato al centro della difesa, in modo anche di dare una mano dal basso nella costruzione della manovra. È successo in ben 8 occasioni sulle 18 partite disputate dal mediano azzurro.
E poi c’è Pau Lopez, che Fonseca ha prima retrocesso a riserva, per poi dargli spazio in Europa League (tranne a Sofia, dove ha giocato il giovane Boer). Gli infortuni di Mirante hanno permesso al portiere spagnolo di giocare anche qualche gara di campionato (in tutto 5, di cui 4 nelle ultime 5), ma soprattutto lo hanno riportato al ruolo di titolare proprio in un momento chiave. Sarà lui ad andare in porta domani a Crotone e anche domenica contro l’Inter. E in questo passaggio Pau si giocherà molto del resto della stagione .
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese