Liberarsi delle zavorre, soprattutto se sul bilancio pesano 14 milioni di euro. Per rispettare i vincoli del fair play finanziario, alla Roma ne servono 30 entro la fine di giugno.
In attesa della partenza di Ibañez, il club vuole piazzare sul mercato gli esuberi di ritorno dai prestiti: Viña (1,8 milioni di ingaggio), Carles Pérez (3), Villar (1,8), Reynolds (un milione), Shomurodov (3) e Kluivert, il più oneroso, 3,3 milioni di euro, che torna dal Valencia. L’olandese è legato alla Roma fino al 2025. Nel 2017, quando con l’Ajax perse la finale di Europa League contro lo United di José Mourinho, fu proprio il portoghese a rivelargli all’orecchio: “Ti voglio nella mia squadra, insieme faremo la storia”. La storia aveva altri piani, che ora prevedono l’attraversamento della Manica: l’attaccante piace molto al Bournemouth.
Alla ricerca del centravanti perduto, dopo l’infortunio di Abraham, nelle ultime ore si è parlato del possibile ritorno di Gianluca Scamacca, cresciuto nelle giovanili del club. Una soluzione che piace tanto ai tifosi, galvanizzati dai vecchi post su Facebook in cui il centravanti si professava romanista. Ad aprile l’ultimo indizio social, stavolta su TikTok, dove Scamacca ha postato un video mentre ascolta “Mai sola mai” in sottofondo. L’unico modo per arrivare all’azzurro del West Ham è il prestito, una strada che vogliono percorrere anche la Juventus e il Milan, in un testa a testa con i rossoneri che somiglia a quello per i parametri zero Evan N’Dicka e Marcus Thuram.
Per il difensore dell’Eintracht sono slittate le visite mediche fissate dalla Roma, che però rimarrebbe in vantaggio sul Milan. Pronto un quinquennale da 4 milioni all’anno. Thuram, francese nato a Parma, è stato sondato come alternativa a Scamacca. In scadenza con il Mönchengladbach, ha la media di un gol ogni due partite. Su di lui anche il Psg, ma l’attaccante vuole un posto da titolare per giocare agli Europei del 2024.