Avrebbe voluto salutare con la manita, vincendo il suo quinto scudetto dopo quello iniziale con i Giovanissimi nel 1999 e i tre conquistati con la Primavera (2005, 2011 e 2016). Ma fa niente, la sorte gli ha voltato le spalle proprio sul più bello, vorrà dire che Alberto De Rossi stavolta si dovrà accontentare di lasciare in dote altri titoli, quelli legati alla crescita dei suoi talenti di casa, che poi sono quelli a cui da sempre tiene di più.
Perché se in questa stagione José Mourinho ha attinto a piene mani ai giocatori formati nella sua Primavera (basti pensare ai vari Zalewski, Bove e Felix), nella prossima i gioiellini di casa a spiccare definitivamente il volo potrebbero essere altri cinque. Lui, invece, si dedicherà ad altro, nuovo responsabile sviluppo e formazione allenatori squadre nazionali della Roma.
Keramitsis e Missori si sono già affacciati in prima squadra entrambi. Mourinho li conosce, li ha scelti ad inizio stagione, quando c’era l’emergenza e spesso e volentieri non riusciva a completare la squadra. Poi sono tornati da De Rossi, ballando a metà. Di certo José li continuerà a seguire da vicino, visto che sono entrambi 2004 e sono ancora “arruolabili” per la Primavera.
Stesso discorso per Mastrantonio, il portiere su cui in tanti a Trigoria sono pronti a scommettere per il futuro. Andrà invece a giocare altrove Tripi (2002), almeno per farsi le ossa. Anche il capitano è stato spesso considerato da Mou, che però non lo ha mai fatto esordire. La Roma non vuole comunque perderlo, un anno in prestito e poi si vedrà.
Classe 2004 è anche Faticanti, per molti l’erede di un altro De Rossi, Daniele, che davanti alla difesa ha costruito il suo eldorado. Faticanti da quando è alla Roma ha sempre giocato sotto età, senza mai soffrire il mismatch con i ragazzi più grandi di lui. Adesso è con l’Italia Under 19, insieme a Missori e Volpato, per preparare l’Europeo di categoria.
Già, Volpato, un altro che con Mourinho ha già avuto a che fare spesso e volentieri. In Serie A ha già collezionato tre presenze (con un gol, segnato nella rimonta al Verona) ed è facile che il prossimo anno ne metta dentro qualcun’altra. Lui però è 2003, la Roma deve decidere se tenerlo ancora in Primavera o scommetterci su in altro modo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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