In campionato si contendono il quinto posto, sul campo il Napoli ha appena avuto la meglio sulla Roma, con lite tra dirigenti annessa che ha portato a un esposto e all’apertura di un fascicolo in procura federale. Sul mercato trattano Under ed, eventualmente, Milik ma non c’è ancora un accordo. Il club partenopeo e i giallorossi sono ai ferri corti.
IL PANCHINA-GATE Il picco più alto di tensione è stato raggiunto la sera del 5 luglio, la data della partita al San Paolo. Il protocollo Covid-19 studiato per il campionato prevede una serie di misure di sicurezza, tra cui il distanziamento in panchina fra giocatori. E, a seconda della conformazione dei singoli stadi, ogni società stila un suo protocollo. A Napoli hanno deciso che alcuni componenti della panchina devono sedersi in tribuna, che ha acceso al campo tramite passerelle realizzate ad hoc, mentre all’Olimpico, grazie all’aggiunta di ulteriori sedute ai lati delle panchine, possono stare tutti sul campo.
La Roma, a mezz’ora dal match del San Paolo, è stata invitata a mandare una parte delle riserve in tribuna, che dista però 35 metri circa dalla panchina: impossibile da lì «partecipare» alla gara. Allora i dirigenti giallorossi hanno chiesto di poter far sedere tutti i giocatori a bordo campo. Il Napoli si è opposto, ne è nata una lite furibonda con insulti annessi, senza trovare un punto d’incontro, con l’ispettore federale presente e l’arbitro spettatori impotenti.
A quel punto la Roma, con una dichiarazione scritta del Ceo Fienga e del responsabile sanitario Manara consegnata all’ispettore Figc, si è assunta la responsabilità della decisione di mandare i giocatori in panchina, ricordando che la squadra è sottoposta a controlli sanitari continui, mentre il Napoli ha fatto sedere una parte dei convocati in tribuna.
LA MAIL Al termine della partita Aurelio De Laurentiis in persona, che non era allo stadio, ha informato direttamente il presidente federale Gravina dei fatti, illustrati in una relazione dal dirigente dei partenopei Alessandro Formisano. La Procura ha così aperto l’indagine, chiusa in pochi giorni con deferimento in arrivo per Fienga, il medico Manara e la Roma stessa, senza ascoltare nessun tesserato giallorosso.
La conclusione delle indagini è stata notificata a Trigoria, i legali ora valuteranno se presentare un’istanza di revoca, chiedendo di ascoltare Fienga e Manara, oppure se prendersi il deferimento e andare direttamente al dibattimento dinanzi al Tribunale federale sportivo. Il fastidio per la vicenda è ai massimi livelli, l’assunzione di responsabilità fatta la sera stessa non era certo una «confessione» e il protocollo non è stato rispettato in altri punti: ad esempio alla Roma è stato assegnato un solo spogliatoio e non due come prevederebbero le norme.
MERCATO I dirigenti delle due società, intanto, stanno tentando di chiudere l’operazione Under, che si è già promesso al Napoli come si intuisce anche dai saluti e i sorrisi del turco in compagnia di Insigne e Manolas al termine della gara. De Laurentiis vorrebbe un scambio per realizzare a sua volta una plusvalenza, Milik però ha altre offerte e al momento non considera l’opzione Roma, quindi bisogna mettersi d’accordo sul prezzo «secco» di Under: Giuntoli offre circa 25 milioni, da Londra Baldini ha alzato la posta e ne è nato uno scontro. Nel frattempo è sbarcato nella Capitale il mediatore che sta provando a chiudere col Manchester United il rinnovo del prestito di Smalling con obbligo di riscatto. Si tratta.
FONTE: Il Tempo – A. Austini