Non vedeva l’ora di tornare in campo. Soprattutto in Europa, che dalla seconda parte della scorsa stagione sembra essere diventata la sua dimensione ideale. Nicolò Zaniolo sa bene che l’Europa League non è la Conference, ma il numero 22 giallorosso non si pone limiti e punta a vincere ancora con il club che più di tutti ha creduto in lui: “Ce l’ho messa tutta per essere disponibile, se ho un problema devo dare il doppio degli altri per poterlo smaltire – le sue parole alla vigilia del match con l’Helsinki – quest’anno siamo forti, possiamo dire la nostra in tutte le competizioni. Ogni giocatore ha il sogno di vincere trofei e per fortuna sono riuscito a farlo a Roma. È stato favoloso e vorrei vincerne tanti altri qui”.
Idee chiare anche sul suo futuro. Il classe ’99 infatti non nasconde che l’idea di estendere il suo accordo con la Roma non gli dispiacerebbe affatto (quello attuale scade nel 2024), anche se adesso preferisce non sbilanciarsi troppo: “Il rinnovo? Certo che mi piacerebbe. Non tocca a me però parlarne. Ho dei professionisti dietro, il club ha il direttore. Non ne devo parlare io. Abbiamo ancora un anno e mezzo per discuterne”. Anche perché, almeno ufficialmente, di offerte che lo invogliassero a lasciare la Capitale non ne sono arrivate.
Alla domanda sulle numerose voci di mercato che lo hanno visto protagonista nei mesi scorsi, l’attaccante risponde chiaramente: “Non ho vissuto un’estate particolare, sono abituato alle voci ma alla fine resto sempre qua». Nella sua prima conferenza stampa da romanista, Zaniolo ostenta una maturità che spesso è stata messa in discussione con troppa facilità. Merito della sua capacità di imparare dai momenti più difficili, come quelli che è stato costretto ad affrontare durante un calvario durato quasi due stagioni: “Gli infortuni mi hanno fatto crescere dal punto di vista personale, come uomo e come atleta. Mi sento uno Zaniolo più maturo e ora sono al 100%”. Mourinho lo ha capito e per questo stasera lo manderà in campo dal 1′. Adesso che lo ha ritrovato, lo Special One non vuole più rinunciare al suo diamante
FONTE: Il Tempo – E. Zotti