Grandi nubi si addensano su Dazn, sulla qualità editoriale del prodotto che intende proporre agli abbonati nel quinquennio 2024-2029 per il quale si è aggiudicata i diritti della Serie A di calcio, e sulla sostenibilità del suo business in Italia. Già da molti mesi, ad esempio, i contratti a tempo determinato, alla scadenza, non vengono rinnovati, le persone che hanno lasciato Dazn tra il 2023 e il 2024, nella gran parte, non sono state sostituite.
In primis, sono stati sostanzialmente eliminati tutti i contenuti di approfondimento che vadano oltre la diretta di un match. Il focus di Dazn, d’ora in poi, sarà invece concentrato solo sugli eventi live. E questo è pure il motivo per il quale non è stato rinnovato il contratto al conduttore Marco Cattaneo, ex volto di spicco di Sky Sport.
Finora, al contrario di alcune indiscrezioni, gli stipendi sono stati sempre regolarmente pagati a tutti. Ma le preoccupazioni più grandi per il futuro sono, invece, relative alla redazione di Dazn, dove, tra giornalisti interni e free lance, lavorano circa 60 persone. In questi mesi le redazioni sportive di Sky e di Mediaset sono state sommerse dai curricula di risorse Dazn, che non si sentono per niente tranquille circa i destini della piattaforma in streaming, che sta aumentando i prezzi, dal 20% in su in base ai piani, ai propri abbonati.
Dal 2024-25, peraltro, Dazn non avrà più nessun match di Europa League e di Conference League di calcio (diritti diventati esclusivi di Sky, insieme con la Champions League), e proporrà, sostanzialmente, solo le partite della Serie A e della Liga spagnola.
FONTE: Italia Oggi