Chi ha preso la Roma?
«Due giocatori che hanno approfittato delle opportunità e della continuità loro concesse negli ultimi mesi per crescere: in questa prima parte di stagione la loro progressione è stata rapida e notevole, anche se hanno percorso due strade molto diverse. Villar all’Elche, nella nostra Segunda , ha giocato parecchio e la cosa è fondamentale per un giovane. Carles Perez al Barcellona il campo l’ha visto meno, però è arrivato in prima squadra, ha frequentato quotidianamente grandi campioni, ha giocato in Liga, in Champions arrivando a segnare in uno stadio come San Siro. Meno minuti rispetto a Villar, ma una carenza ovviamente compensata da frequentazioni in allenamento di altissimo livello».
A che punto sono della loro crescita? «Sono pronti per fare il salto definitivo. Li vedo entrambi con un potenziale enorme, hanno ancora grandi margini di crescita e penso che questa della Roma per loro sia una grandissima opportunità. Da c.t. della Spagna ma anche da semplice appassionato mi auguro che riescano a trovare spazio e fiducia per completare il proprio processo di crescita. Lo spero per loro e per noi, in senso diciamo federativo. Vorrei che giocassero per poter affermarsi mostrando il talento che indubbiamente portano con sé a Roma».
Partiamo da Carles Perez… «Sottolineerei due cose: la sua grande abilità nel creare superiorità in fase d’attacco e la duttilità: è un attaccante che può giocare in qualsiasi posizione del settore offensivo, e infatti col Barça l’abbiamo visto a destra, a sinistra, punta centrale e anche mezzapunta. Ha un gran dribbling e un tiro potente, qualità che unite alla velocità d’esecuzione – garantita da un’elevata tecnica di base – lo rendono davvero interessante».
E Gonzalo Villar? «Un centrocampista centrale molto completo, con doti atletiche importanti che gli permettono di coprire una gran fetta di campo e unite a una visione di gioco molto interessante: vede il passaggio dove per altri non c’è spazio per far passare il pallone. Ha grandi qualità tecniche, arriva con facilità nell’area avversaria e questi mesi all’Elche lo hanno migliorato sia nell’aspetto fisico che sul piano competitivo. Ovviamente la Segunda non è la Serie A, ma la Roma prende un centrocampista molto completo».
FONTE: La Gazzetta dello Sport