Una vittoria insperata. De Rossi al termine della partita di Udine in conferenza stampa ha svelato i retroscena legati alla preparazione del match: “Ho parlato con i ragazzi e scherzando ho detto che non avevo idea di cosa dovessi fare, non avevo mai preparato venti minuti di gara. Sapevo che probabilmente giocando con tanti attaccanti magari dopo solo un minuto dovevo fare cambi per dare più equilibrio oppure qualcuno doveva scaldarsi per non giocare nemmeno, ma c’è stata applicazione da parte di tutti”.
La bandiera romanista ha poi passato in rassegna le scelte di formazione: “Ho messo Angeliño in quella posizione per qualche cross, avevo pensato a una gara ancora più offensiva. Poi però la preparazione fisica dell’Udinese ci ha un po’ intimorito. Stephan è più offensivo, ho atteso, perché l’altra volta i bianconeri erano un po’ stanchi soprattutto sulle fasce, oggi invece erano pimpanti. Poi è andata bene sul corner finale”
Un passaggio obbligatorio sull’esultanza alla rete di Cristante: “Di solito sono più composto. Anzi mi dispiace esultare così a Udine, una società molto amica e che si è comportata bene, nulla contro di loro. Però il gol era importante in una gara fondamentale, dimostrazione di una squadra forte. Siamo andati spesso verso la porta, un club che vuole qualcosa se la va a prendere”.
Adesso testa al Napoli, con il fantasma della semifinale di Europa League che si avvicina: “Ci sentiamo in diritto di chiedere un aiuto per la sfida con il Bayer Leverkusen, che chi è stato negato e ci ha dato abbastanza fastidio. Giocare contro i campioni della Bundesliga credo sia un precedente unico in Italia. Forse ci ha smosso qualcosa, poi il karma si ripresenta con regali succulenti a volte. Prepareremo la partite con il Napoli con due giorni di tempo, di fronte a un avversario che è in ritiro da una settimana. Niente alibi, ci faremo trovare pronti come oggi anche se sono due cose completamente diverse, ma saremo all’altezza”.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli