Sono stati due cartellini gialli pesantissimi, quelli che Rizzoli ha sventolato in faccia a Daniele De Rossi e Toni Ruediger. Entrambi diffidati, non ci saranno domenica ad Udine nella prima del girone di ritorno, e costringeranno Luciano Spalletti a ridisegnare la squadra, che recupererà dal primo minuto Manolas e Paredes, entrati ieri nel finale. “Sarà una partita durissima – le parole a fine gara di De Rossi – noi dobbiamo entrare nell’ottica che fino alla fine dovremo vincerle tutte. Il campionato è lungo, manca un girone e può succedere di tutto, dobbiamo mantenere questa voglia“. I tre punti di Genova possono dare una bella spinta alle ambizioni romaniste. “È una vittoria che ha un grande significato, era una partita difficilissima, lo dimostrano le sconfitte che a Marassi hanno subito formazioni come la Juventus. Il modo in cui l’abbiamo ottenuta, poi, è stato positivo: sapevamo che il Genoa è una squadra fisica e che avremmo dovuto indossare gli scarponi da lavoro. Abbiamo interpretato correttamente il concetto di partita sporca, non ci eravamo riusciti solamente ad Empoli e a Cagliari, dove abbiamo proprio mollato. Stavolta abbiamo creato tante occasioni e subito un solo tiro: siamo stati bravi e attenti, questa è la strada giusta“.
Sembra essere intanto sfumata, nelle ultime ore, anche la pista per Feghouli: gli inglesi del West Ham infatti hanno detto no alla cessione in prestito oneroso, con diritto di riscatto del giocatore. “Non sono cose che mi riguardano – chiude De Rossi – , spero che arrivino Messi e Cristiano Ronaldo (ride, ndr). Scherzi a parte, non metterò mai bocca sugli acquisti“.